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L’ipogonadismo è una sindrome clinica caratterizzata dall’incapacità del testicolo di produrre adeguate concentrazioni di testosterone e/o un normale numero di spermatozoi in seguito all’alterazione, in uno o più livelli, della funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicolo (1). Il propionato di testosterone potenzia l’attività di steroidi anabolizzanti, vitamine e farmaci, che contengono fosforo o calcio, e riduce anche il tasso di eliminazione della ciclosporina. L’uso di farmaci in dosi elevate o per un lungo periodo di tempo può provocare la comparsa dei sintomi indicati negli “effetti collaterali”. In caso di andropausa patologica, il propionato di testosterone viene utilizzato 2 volte a settimana alla dose di 25 mg, per 2 mesi. Può essere applicato anche a intervalli di 1 mese per un periodo di 1-2 mesi.

La terapia per l’infertilità comprende la stimolazione ovarica per rapporti mirati, inseminazione endouterina e fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione (FIVET). Si raccomanda di valutare caso per caso la terapia per l’infertilità, sulla base delle caratteristiche della donna, del partner e secondo il principio di gradualità. Hanno infertilità le pazienti con ipogonadismo e quelle che presentano mancato concepimento dopo almeno 12 mesi di rapporti mirati non protetti. Si raccomanda di associare alla valutazione della fertilità, lo studio del sovraccarico di ferro, della funzione cardiaca, epatica ed endocrino-metabolica, del rischio tromboembolico e di eventuali infezioni virali. Il dosaggio plasmatico dell’ormone anti-mülleriano (anti-müllerian hormone – AMH) non è indicato nelle valutazioni di base, ma può essere utile, insieme all’ecografia ovarica mirata, quando si voglia valutare il patrimonio follicolare ovarico residuo. Si raccomanda contro l’uso routinario del test di stimolo delle gonadotropine con LHRH.

Testosterone basso: i sintomi che lo rivelano

Abbiamo linee guida rigorose in materia di sourcing e colleghiamo solo a siti di media affidabili, istituti di ricerca accademici e, ove possibile, studi rivisti dal punto di vista medico. Nota che i numeri tra parentesi ([1], [2], ecc.) Sono link cliccabili per questi studi. Dopo la rimozione del cerotto, la concentrazione di testosterone ritorna ai valori basali entro 12 ore.

Il ritardo puberale ha un impatto psicologico negativo sia nei pazienti che nei genitori. Si raccomanda un attento monitoraggio dei possibili effetti collaterali. In caso di mancata risposta al primo ciclo, si suggerisce di considerare un secondo ciclo di trattamento con un incremento di dose di mg, rispetto alla dose iniziale. ■ Per quanto riguarda la terapia, non c’è accordo pieno sulla dose di partenza con rhGH e sulla definizione di risposta terapeutica.

Testovis

Il periodo di cura era mediamente di 4,5 mesi con una dose giornaliera da 5 a 20 mg al dì. Gli steroidi e il loro uso nello sport per molto tempo hanno causato un gran numero di contraddizioni. Secondo le statistiche internazionali, l’80% degli uomini e il 20% delle donne, il 78% dei calciatori e il 40% dei velocisti assumono steroidi anabolizzanti nel sollevamento pesi, powerlifting e bodybuilding [5]. Con il termine di ipogonadismo organico si intendono quelle forme di deficienza androgenica determinate da una malattia congenita, strutturale o distruttiva, che provoca una disfunzione ipotalamica, ipofisaria o testicolare permanente (nell’ambito delle quali si possono riscontrare forme di ipogonadismo primario e secondario). Di contro invece con il termine di ipogonadismo funzionale si intendono quelle condizioni di deficienza androgenica secondarie a condizioni potenzialmente reversibili che sopprimono la sintesi e/o secrezione di gonadotropine (Figura 2).

  • È fondamentale sottoporre la partner a screening per la fertilità e per emoglobinopatie e consigliare la consulenza genetica qualora risulti affetta o portatrice sana5.
  • La presenza del metile in posizione 17 rallenta l’ossidazione e l’inattivazione della molecola a livello epatico, consentendo al prodotto di essere efficace.
  • È necessaria valutazione della familiarità per ritardo puberale, pattern di crescita ed epoca di inizio dello sviluppo puberale nei genitori; infatti, tra il 50 e il 75% dei soggetti con ritardo maturativo di crescita e sviluppo (constitutional delay of growth and puberty – CDGP) ha una storia familiare positiva di ritardo puberale33,34.
  • Si suggerisce di considerare l’uso di analoghi del PTH nei casi di ipoPTH cronico grave non compensato dalla terapia convenzionale in assenza di controindicazioni.
  • Non ci sono sintomi clinici di deterioramento dell’attività della ghiandola tiroidea.

Formulazioni trans-dermiche L’assenza dell’effetto di primo passaggio epatico rende ben assorbite queste formulazioni, sia se erogate in dispositivi ad hoc inseriti in cerotti da applicare sulla cute, sia quando vengono spalmate sulla pelle sotto forma di gel. In entrambi i casi, le concentrazioni ematiche di testosterone si mantengono entro i limiti fisiologici per circa 24 ore, senza causare picchi di testosteronemia. I cerotti trans-dermici vengono applicati su un’area pulita e asciutta della cute della schiena, dell’addome, del braccio o delle cosce (evitare zone soggette ad irritazione cutanea e zone con protuberanze ossee che potrebbero essere soggette ad una pressione prolungata durante la notte). Sono applicati la sera (attorno alle ore 22) e mantenuti in loco per 24 ore, durante le quali vengono rilasciati mediamente 2.5 mg di ormone.

Nella partner si raccomandano lo screening per emoglobinopatie, la determinazione dell’emogruppo, lo screening per infertilità. Si suggerisce ecografia testicolare in tutti i pazienti con infertilità. Si definisce infertile la donna con storia nota di ipogonadismo (amenorrea primaria, amenorrea secondaria o irregolarità mestruali) o che, pur mantenendo il ciclo mestruale, non concepisce dopo 12 mesi di rapporti sessuali regolari non protetti65,66. L’infertilità viene definita https://www.forno.cl/it-farmacialegaledisteroidi-com/nuovi-studi-sul-dosaggio-e-corso-di-ghrp-6-nuove/ primaria in assenza di maternità precedente, secondaria quando sia stata ottenuta una precedente maternità; quest’ultima situazione non esclude la possibilità di un fattore femminile subentrato successivamente. Si suggerisce il triggering dell’ovulazione quando alcuni follicoli hanno raggiunto un diametro di mm, in base ai dati ormonali, alla durata della stimolazione, alla storia di precedenti cicli di stimolazione ormonale e a fattori organizzativi del centro.

E’ l’unico androgeno utilizzato in pediatria perché che non ha tossicità. Possiede un ottimo effetto stimolante la sintesi proteica nei tessuti, in particolare a livello muscolare, epatico e nervoso. Anche l’influenza sul sistema cardiovascolare non è positiva. La formazione di “placche di colesterolo”, l’ostruzione dei vasi, attacchi cardiaci e infarto del miocardio sono ben lungi dall’essere un elenco completo dei possibili effetti degli steroidi [5].

La diagnosi si orienta invece verso un ipogonadismo ipergonadotropo (primario) in presenza di valori elevati di LH e FSH, con bassi valori di estradiolo in amenorrea, confermati in almeno 2 determinazioni a distanza di 4-6 settimane. Nelle pazienti con ipogonadismo in trattamento ormonale estroprogestinico sostitutivo, si raccomanda monitoraggio clinico, della pressione arteriosa e della funzionalità epatica, renale, assetto lipidico e glicemia. Nelle donne adulte in età pre-menopausale con ipogonadismo si suggerisce terapia ormonale a dosaggio sostitutivo con estradiolo preferibilmente per via transdermica, associato a progestinico ciclico. Nelle donne isterectomizzate non è necessario associare il progestinico. Lo screening trombofilico, il profilo coagulativo e il dosaggio dei livelli di omocisteina prima dell’inizio della terapia ormonale consentono di individuare una predisposizione allo sviluppo di tali eventi e sono pertanto suggeriti. È necessario monitorare l’insorgenza di possibili effetti collaterali legati alla terapia, con valutazione della pressione arteriosa e del profilo lipidico.

Sono stati dimostrati risultati positivi sulla crescita, specie nei ritardi di sviluppo, praticamente nessun effetto collaterale. Le indicazione dell’oxandrolone sono in quei pazienti che necessitano di un sostegno anabolico, quindi in quei pazienti affetti da denutrizione, trauma o malattie croniche come gravi traumi e interventi chirurgici importanti, ustioni, infezioni da HIV, malattie neuromuscolari, epatite alcolica e malattie croniche debilitanti ingenerale. Negli Usa l’oxandrolone è l’unico steroide androgeno approvato dalla FDA. La maggioranza dei pazienti studiati sono quelli affetti da malattie croniche come l’epatite cronica e le ustioni e tutti gli studi riportano significati miglioramenti dello stato di salute dei pazienti e della loro sopravvivenza. Inoltre nessuna o lieve tossicità è stata riportata (Orr and Fiatarone Singh 2004).

Il fegato non può metabolizzare bene questo tipo di steroide, una larga percentuale di esso viene veicolata nel sangue immodificata e come tale escreta a livello renale. Una quantità più ridotta di oxandrolone viene metabolizzata a livello epatico e, pertanto, può esercitare una modesta attività su questo organo. L’introduzione dell’atomo di ossigeno nell’anello A dello steroide ne impedisce la aromatizzazione e esclude la formazione di metaboliti dotati di attività estrogena, responsabili per un accumulo indesiderato di liquidi, anche in presenza di una dieta a basso contenuto calorico. Un altro vantaggio di questo steroide androgeno è la sua scarsa attività ad influenzare negativamente, per meccanismo di feed-back, la produzione dell’ormone endogeno naturale, testosterone, evitando la conseguente soppressione della funzione gonadica (Bruggemeier,2005). L’obiettivo della terapia ormonale sostitutiva con testosterone, indipendentemente dalla formulazione utilizzata, è quella di normalizzare i valori di testosterone ematico. Le principali linee guida suggeriscono di mantenere i valori di testosterone nel range di normalità, ma comunque  nella metà inferiore di tale range.